HPV

Che cosa è l’HPV?

Il Papilloma Virus Umano (HPV) è la causa del tumore alla cervice uterina.

Questo virus infatti, pur vivendo normalmente sulla pelle e nelle mucose umane, sotto particolari condizioni può trasformare le cellule e provocare tumori benigni come condilomi, oppure, nella sede cervico-vaginale, lesioni che possono progredire fino a provocare tumori. Il virus si contrae generalmente attraverso rapporti sessuali, ma non si possono escludere vie indirette dell'infezione come bocca e unghie.

Si conoscono circa 120 genotipi diversi di HPV, i quali vengono suddivisi in base al rischio di provocare il tumore alla cervice uterina: di questi, sono 14 i genotipi considerati “ad alto rischio”, fra cui il 16 e il 18 sono definiti i più aggressivi, essendo la causa del 70% dei tumori.

La scoperta della correlazione tra HPV e cancro si deve al ricercatore medico tedesco Herald Zur Hausen che vinse il Premio Nobel nel 2008.

Ogni anno, nel mondo 400.000 donne si ammalano di cancro del collo dell’utero; in Italia sono circa 3.500: per quasi la metà di queste donne l’esito è letale. Si stima che il 75% della popolazione femminile mondiale entri in contatto con il virus almeno una volta durante la propria vita; nella maggior parte dei casi  però il sistema immunitario è in grado di sconfiggere l’infezione nel giro di pochi mesi. Solo in caso di persistenza nel tempo di infezioni di HPV ad alto rischio oncogenico è possibile, in una minoranza dei casi e nel corso di parecchi anni, lo sviluppo di un tumore maligno del collo uterino.
 

Il percorso diagnostico

Il tumore al collo dell’utero è uno dei pochi tumori prevenibili. In Italia, attraverso la prevenzione primaria rivolta alle ragazze di 12 anni viene offerta la vaccinazione gratuita contro il virus HPV; inoltre,  i programmi di screening prevedono il Pap test gratuito ogni 3 anni a tutte le donne dai 25 ai 64 anni e, in alcune Regioni viene già offerto gratuitamente il test HPV ogni 5 anni alle donne dai 30 ai 64 anni.

Pur avendo una storia di grandi successi, il Pap test non riesce ad evidenziare tutte le lesioni che possono progredire al cancro: per questo motivo i programmi di screening si stanno spostando verso l’utilizzo del test HPV, che consente di rilevare la causa che porta allo sviluppo del cancro  identificando quindi le donne che, realmente a rischio di sviluppare una lesione cancerosa, devono essere gestite in maniera più stringente.
 

L’offerta di Roche Diagnostics

Roche Diagnostics propone un test HPV, marcato CE-IVD ed approvato FDA, per lo screening del cervico carcinoma, che oltre ad individuare tutti i genotipi ad alto rischio consente di identificare separatamente il 16 ed il 18, fornendo un dato importante per l’individualizzazione del rischio di sviluppare un tumore alla cervice uterina.

Roche Diagnostics inoltre commercializza un test che valuta il livello di progressione della lesione attraverso la rilevazione di due biomarcatori, p16 e ki67: l’espressione di questi due biomarcatori è indice di trasformazione cellulare maligna in atto, in questo modo aumenta la specificità dell’HPV test migliorando l’efficacia dello screening.


Referenze

  1. http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs380/en/
  2. http://www.hpvcentre.net/
  3. Primary cervical cancer screening with human papillomavirus: End of study results from the ATHENA study using HPV as the first-line screening test. Wright TC, Stoler MH, Behrens CM, Sharma A, Zhang G, Wright TL. Gynecol Oncol. 2015 Feb; 136(2):189-97.