L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto un’attenzione particolare sulle diversità con cui numerose patologie si manifestano nella popolazione femminile, formulando delle precise raccomandazioni.
Alla luce di tali precisazioni, si sta passando dallo studio di tipo biologico tra uomini e donne ad uno studio più complesso che non trascura le implicazioni sociali, psicologiche, politiche e culturali della persona.
Secondo il “Rapporto annuale Istat 2012. La situazione del Paese”, le donne hanno una speranza di vita alla nascita pari a 84,5 anni mentre gli uomini 79,4. A 65 anni di età si registra una positiva evoluzione della sopravvivenza media, attualmente di 21,9 anni per le donne e di 18,4 per gli uomini.
L’aumento della sopravvivenza ha comportato per entrambi i sessi un leggero incremento degli anni vissuti non in buona salute: questi sono passati per gli uomini da 11,7 (1994) a 12,6 (2010), per le donne da 15,8 (1994) a 16,7 (2010). Si è riscontrato dunque che la maggiore longevità non è accompagnata da un miglioramento di pari entità della qualità della sopravvivenza.
Le donne sono comunque più attente alla loro salute e si sottopongono con più frequenza a controlli di prevenzione rispetto agli uomini.
In questa sezione troverete informazioni su alcuni aspetti della salute femminile in cui la diagnostica gioca un ruolo fondamentale in termini di innovazione ed efficienza, in tutto il percorso: dalla prevenzione, alla diagnosi, alla cura.
Fonte: Ministero della Salute