Emofilia

Roche è impegnata da molti anni sul fronte delle malattie rare per migliorare non solo l’aspetto terapeutico delle patologie, ma anche e soprattutto la vita dei pazienti, dei loro familiari e delle persone che si prendono cura di loro. Per essere definita “rara” una malattia deve avere un numero di casi, su una data popolazione, che non supera una soglia stabilita: per l’Unione Europea è lo 0,05% della popolazione, quindi 5 casi su 10.000 persone. In Italia si stimano 20 casi di malattie rare ogni 10.000 abitanti secondo il Registro Nazionale Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità e ogni anno sono circa 19.000 i nuovi casi segnalati alle strutture sanitarie, il 20% circa dei casi in età pediatrica.
Le malattie rare non sono poi così rare: nel mondo ce ne sono 7.000 tipi diversi, ne soffrono più di 400 milioni di persone. Pochissimi di loro hanno a disposizione un farmaco approvato. Chi convive con una malattia rara sa che questa richiede una gestione spesso complessa e impegnativa per tutta la vita della patologia, con un forte impatto sulla vita di ogni giorno. Soprattutto quando a convivere sono dei bambini. Ma l’impatto non riguarda solo il paziente, perché molte di queste malattie sono genetiche e quindi colpiscono intere generazioni di famiglie, molte delle quali sono dei caregiver a loro volta.
Noi di Roche sappiamo che la ricerca per trovare trattamenti e terapie migliori, diagnosi più tempestive e precise fa la differenza. E lavorare a fianco della comunità di pazienti, delle associazioni e dei familiari cambia la percezione di come convivere con una malattia rara. Per questo sviluppiamo farmaci innovativi, che trasformano la vita delle persone con malattie rare e dei loro familiari e caregiver e lo facciamo ogni giorno concentrandoci su ricerca e sviluppo e nuove tecnologie all'avanguardia.
Alla base del nostro impegno nelle malattie rare c’è la consapevolezza che molte di queste, spesso, sono patologie “orfane”, di interesse limitato per ricercatori e medici e per cui non è disponibile una terapia. Scegliere di intraprendere questo percorso significa, per noi di Roche, impegnarsi con coraggio e responsabilità per fare la differenza nella vita dei pazienti con patologie ancora poco conosciute e non idoneamente trattate. Il nostro obiettivo è trasformare la vita di ogni singola persona con malattia rara, sviluppando farmaci innovativi, migliorando la diagnostica ed esplorando nuovi approcci al trattamento.
Concentriamo i nostri sforzi sulle malattie in cui crediamo di poter fare la differenza, come Emofilia, Fibrosi cistica, Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF), Atrofia muscolare spinale (SMA) e malattia di Huntington. Cambiando la pratica medica, puntiamo a realizzare programmi di ricerca orientati alla personalizzazione delle terapie, attraverso l’identificazione delle caratteristiche genetiche, per rispondere alle esigenze specifiche dei singoli pazienti. E utilizzando nuove tecnologie sanitarie digitali, stiamo contribuendo a rimodellare il panorama di cosa significa convivere con una malattia rara.
Noi di Roche siamo consapevoli dell’impatto sociale che le malattie rare possono avere nella vita di ogni singola persona e per l’intera comunità socio-sanitaria, e per questo sentiamo la responsabilità di portare speranza, normalità e aspettative di vita più lunghe. Lavoriamo a stretto contatto con tutti gli attori del Sistema salute per creare collaborazioni e partnership con istituzioni e comunità di esperti, associazioni di pazienti e medici, perché la voce dei malati sia più presente che in altri ambiti, permettendo di disegnare gli studi clinici direttamente sulle loro necessità.
È il caso dello studio Power, basato sullo sviluppo di un fitness tracker e relativa app, per rispondere al bisogno dei pazienti affetti da Emofilia A di compiere attività fisica, situazione normalmente difficile per l’impossibilità di ottenere certificati medici d’idoneità e la mancanza di linee guida specifiche a riguardo. Sempre in ambito Emofilia, Roche ha lanciato la prima non-replacement therapy, una terapia farmacologica sottocutanea a cadenza settimanale rispetto alla tradizionale, per via endovenosa più volte alla settimana, con un miglioramento sostanziale in termini di qualità della vita.
Ad oggi, i successi ottenuti da Roche evidenziano il conseguimento di traguardi importanti come l’introduzione del primo trattamento attualmente disponibile al mondo per la Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) o la prime terapie geniche per la distrofia muscolare di Duchenne e la malattia di Huntington o ancora, nei primi mesi del 2020, il raggiungimento dell’endpoint primario per lo studio Firefish indirizzato a bambini affetti da Atrofia muscolare spinale (SMA) di tipo 1.