

Che cosa è la malattia di Alzheimer
Il morbo di Alzheimer è una malattia che colpisce il cervello in maniera progressiva e fatale, caratterizzata da una perdita della memoria, del linguaggio e altre funzioni cognitive, e da cambiamenti dell’umore e del comportamento. I cambiamenti biologici nel cervello possono avere luogo addirittura decine di anni prima della comparsa dei primi sintomi. Nelle ultime fasi della malattia, i pazienti spesso non riescono a comunicare e diventano completamente dipendenti dagli altri anche per piccole attività quotidiane.(1)
L'impatto globale della malattia
La demenza colpisce 46,8 milioni di persone nel mondo, con un costo stimato in 818 miliardi di dollari. La malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza, con 9,9 milioni di nuove diagnosi ogni anno. (1) Ad oggi non esiste ancora una cura per questa malattia, e questo rappresenta una delle sfide più grandi per la sanità pubblica. I trattamenti oggi disponibili puntano ad alleviare i sintomi, ma non sono in grado di arrestare la progressione della malattia, perché non agiscono sulle cause sottostanti.(1) Si stima che nel 2050, oltre 130 milioni di persone saranno affette da demenza.(2)
Cosa provoca l'Alzheimer?
L'eziologia della malattia si basa sull'accumulo di due proteine nel cervello – la beta amiloide e la tau – accumulo che è in genere provocato da fattori genetici o dall'invecchiamento. Una delle caratteristiche patologiche della malattia di Alzheimer è una maggiore produzione o una ridotta capacità di eliminare la beta amiloide nel cervello. Sebbene le placche di questa proteina rappresentino un segno distintivo della malattia, la beta amiloide esiste in molteplici forme, come ad esempio monomeri (cioè proteine in forma singola), oligomeri (piccoli aggregati di proteine), fibrille (aggregati più lunghi) e placche. Non è chiaro se solo una o tutte queste forme siano in grado di danneggiare il cervello, ma ci sono evidenze sostanziali del fatto che le forme aggregate, come gli oligomeri e le placche, siano tossiche per i neuroni.(3)
Ricerca e sviluppo in Roche
Il nostro obiettivo è quello di cambiare il modo in cui la malattia agisce sul cervello, non solo quello di trattare i sintomi. La ricerca di Roche nel campo dell'Alzheimer riguarda diversi fenomeni implicati nella biologia della malattia, comprese le proteine beta amiloide e tau. I dati generati da Roche, da altre aziende e dalla ricerca accademica mostrano che la rimozione delle diverse forme di beta amiloide può generare benefici clinici per i pazienti nelle primissime fasi della malattia. Roche sta lavorando a nuovi farmaci che agiscono sulla beta amiloide in diversi modi, continuando anche la ricerca nel campo degli altri possibili fattori scatenanti dell'Alzheimer, come l'accumulo della proteina tau.
Inoltre Roche è fortemente impegnata nella diagnosi tempestiva e accurata, e lavora in collaborazione con altre realtà per l'innovazione delle tecnologie diagnostiche che potrebbero aiutare i pazienti di oggi a ricevere una assistenza migliore, e i pazienti di domani a ricevere terapie più efficaci. Questi nuovi strumenti diagnostici, insieme a nuove terapie mirate, ci consentiranno di intercettare, misurare e rallentare la progressione di questa malattia.
Referenze
- Alzheimer’s Association. 2015 Alzheimer’s Disease Facts and Figures. Alzheimer’s & Dementia 2015; 11(3):332+.
- Alzheimer’s Disease International. World Alzheimer Report 2015: The Global Impact of Dementia. Last accessed on 1 July 2016.
- Querfurth HW and LaFerla FM. Alzheimer’s Disease. N Engl J Med 2010; 362(4):329-44.
Approfondimenti
Link