Dare nuova luce e visibilità ai bisogni dei pazienti con sclerosi multipla, oltre la terapia e verso la creazione di strumenti “digitali” che sostengano il paziente: questo l’obiettivo della campagna #NuovaLuceSullaSM. Il progetto si propone di far emergere sotto una luce nuova e innovativa i bisogni delle persone con SM con l’obiettivo ambizioso che questo un giorno possa contribuire a dare un quadro migliore della sclerosi multipla, ed avere una ricaduta pratica importante sulla qualità di vita di chi convive con questa malattia.
Per raccontare la malattia dal punto di vista di chi la vive ogni giorno è stata realizzata un’installazione audiovisiva e interattiva dal titolo “Heed” (termine inglese sinonimo di cura e attenzione): innovazione digitale e arte si incontrano per raccontare il futuro della sclerosi multipla, con un linguaggio fatto di luce e suono.
Quattro fasci luminosi guidano all’interno di uno spazio ampissimo, vuoto ma rassicurante. Al passaggio su questi fasci di luci, i suoni si trasformano nelle voci reali e potenti di chi ogni giorno convive con la malattia.
Illuminare lo spazio e le persone è come accendere la consapevolezza e la speranza nella ricerca che, anche grazie all’utilizzo dei più innovativi strumenti digitali, vuole sostenere i pazienti nella convivenza quotidiana con la sclerosi multipla.
La ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci per i disturbi del sistema nervoso è estremamente sfidante e Roche mantiene costante il proprio impegno in questo ambito, non solo con la ricerca scientifica per soluzioni terapeutiche d'avanguardia, ma anche con strumenti hi-tech per capire meglio la malattia e il suo impatto nella vita delle persone. Come la piattaforma che permetterà alle persone con SM di svolgere attività fisica adattata direttamente al proprio domicilio: è il serious game MS Fit che al momento è in fase di studio da parte della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM).
L'innovazione tecnologica e digitale gioca un ruolo di primo piano nella sclerosi multipla. E il nuovo progetto Floodlight, come il precedente MS FIT dimostrano ancora una volta come l’innovazione tecnologica e digitale possa essere messa a servizio delle persone e della ricerca, in modo profondamente collaborativo.