Roche fa tappa a Roma per “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, la campagna nazionale nata per sensibilizzare sulla degenerazione maculare legata all’età (AMD) e sull’edema maculare diabetico (DME)

  • La tappa di Roma prevedere tre giornate di screening gratuito della vista: 13 e 14 ottobre presso il Festival di Salute, auditorium dell’Ara Pacis e 21 ottobre presso il Centro Tecnico Federale FIB (quartiere Torrino)

  • La campagna ha il patrocinio di Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV e Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO) e la tappa locale sarà supportata dal Comune di Roma

Monza, 10 ottobre “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, la campagna nazionale sulle maculopatie, in particolare Degenerazione Maculare legata all’età Umida (nAMD) ed Edema Maculare Diabetico (DME), arriva a Roma per la sua seconda tappa con l’obiettivo di far emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e caregiver, tra cui il mantenimento di una vita sociale e lavorativa attiva. L’iniziativa è promossa da Roche Italia con il patrocinio di Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV e Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO). La seconda tappa ha ricevuto anche il patrocinio del Comune di Roma.

Le maculopatie sono patologie oculari che interessano l’area che si trova al centro della retina, ovvero la macula, e tra le più diffuse ci sono la degenerazione maculare legata all’età e l’edema maculare diabetico. Queste patologie hanno un impatto enorme sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver e colpiscono principalmente le persone con più di 50 anni, la fascia di età più rappresentativa della popolazione italiana con una piena vita sociale e spesso anche lavorativa.

Osservando l’impatto delle maculopatie sulla vita delle persone più a rischio (over50), la campagna mira a sottolineare con enfasi l’importante ruolo della prevenzione. Durante le giornate dedicate, infatti, si potrà fare gratuitamente una visita della vista di primo livello eseguita da uno specialista con tomografia a coerenza ottica (OCT). Lo screening si svolgerà il 13 e il 14 ottobre presso l’Ara Pacis, in occasione del Festival della Salute organizzato dall'Hub Salute del Gruppo GEDI, e il 21 ottobre nel Centro Tecnico Federale FIB (Via del Fiume Bianco 77) messo a disposizione dalla FIB – Federazione Italiana di Bocce.

“La Degenerazione Maculare legata all’età Umida (nAMD) ed Edema Maculare Diabetico (DME) hanno un impatto notevole sulla quotidianità delle persone che ne sono affette ma anche dei loro caregiver. Il disagio principale riguarda la rapida perdita di autonomia dei pazienti, fattore che va a incidere anche sul benessere psicologico ed emotivo dell’intera famiglia che se ne prende cura. La progressiva riduzione della visione centrale e dettagliata ha effetti spesso anche sulla vita lavorativa degli individui, e purtroppo in alcuni casi inizia a manifestarsi proprio in giovane età. Diventa fondamentale una presa in carico del paziente tempestiva ed adeguata presso centri specializzati”, spiega Prof.ssa Giustolisi Rosalia, Direttore Responsabile Ambulatorio Maculopatie della Clinica Oculistica Policlinico Umberto I.

Le maculopatie non sono tutte uguali. La degenerazione maculare legata all’età colpisce la parte della retina deputata alla visione centrale nitida e dettagliata [1,2] e, a seconda di come la macula viene danneggiata, ne esistono due tipi: ‘AMD secca’ e ‘AMD neovascolare o umida’. La AMD neovascolare o “umida” (nAMD), la forma più avanzata, si caratterizza per la crescita- incontrollata di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la retina [3,4]. Se non trattata, può provocare una perdita rapida e grave della vista. Ad oggi, sono circa 20 milioni le persone che soffrono di nAMD a livello globale, mentre in Italia colpisce con un’incidenza rispettivamente del 2,1% [7] e del 3,7% [8]. La fascia d’età più a rischio per queste patologie interessa gli individui tra i 65 e i 69 anni e gli over 85, costituendo la causa principale di perdita della vista negli ultrasessantenni [1,5,6]. 

Anche l’edema maculare diabetico (DME) è una grave patologia della vista, una complicanza del diabete (tipo 1 e tipo 2), e nel mondo sono circa 21 milioni le persone che ne soffrono. Gli alti livelli di glucosio deteriorano i piccoli vasi sanguigni della retina che, una volta danneggiati, iniziano a sanguinare e riversare liquidi nella macula. L'accumulo di liquidi provoca quindi un edema [2,9]. Se non trattato adeguatamente può portare a un’importante ipovisione e peggioramento della qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti [10, 11].

I sintomi legati alle maculopatie possono manifestarsi anche dopo molto tempo, a volte quando ormai la patologia è in stadio avanzato. È per questo che la prevenzione e la diagnosi precoce diventano un tassello fondamentale per contrastarle.“Nonostante la crescente diffusione delle maculopatie, ancora oggi esiste poca informazione a riguardo. Per garantire un livello di prevenzione adeguato, bisogna far leva sulla popolazione e diffondere un maggior grado di conoscenza e consapevolezza su queste patologie e sulle conseguenze che presentano a lungo termine. Fare una visita oculistica di controllo, a cadenza annuale nel caso in cui il paziente sia un soggetto diabetico, permette di individuare le necessità del paziente e soddisfarle tempestivamente: l’informazione legata a questi aspetti può giocare un ruolo determinante sui percorsi terapeutici e sulla capacità della persona con maculopatia di prendersi cura della sua vista, preservandola il più a lungo possibile”, commenta Prof. Appolloni Romolo, Direttore Oculistica dell’Ospedale Sant'Eugenio.

Attualmente, il trattamento principale per le maculopatie prevede l’utilizzo di inibitori del VEGF[12] (fattore di crescita dell'endotelio vascolare), una proteina che stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. Questi inibitori somministrati attraverso iniezioni intravitreali, per la maggior parte dei pazienti, possono migliorarne la visione se la diagnosi è stata precoce e il trattamento tempestivo [13,14] e se eseguito a cicli regolari nel tempo. Tuttavia, gli effetti positivi di questi trattamenti, da soli, non bastano a invogliare il paziente verso un’ottimale gestione terapeutica di queste patologie: la mancanza di autonomia e le somministrazioni frequenti possono portare la persona con maculopatia ad abbandonare il percorso terapeutico nel lungo periodo. 

“Sapere di doversi sottoporre a un trattamento regolare per tutta la propria vita può scoraggiare o spaventare il paziente. Questo aspetto, unito alla mancanza di autonomia nel recarsi alle visite, può portare a una riduzione della compliance terapeutica, con conseguente peggioramento della maculopatia. E questo è esattamente ciò che non vogliamo che accada, al fine di garantire una stabilizzazione della visione e aiutare il paziente a mantenere una vita sociale e quotidiana attiva. Le maculopatie non devono spaventare. Oggi il progresso scientifico ha permesso di avere a disposizione trattamenti efficaci, ma affinché lo siano davvero devono essere ripetuti con costanza”, conclude il Prof. Rizzo Stanislao, Direttore UOC di Oculistica della Fondazione Policlinico Gemelli

La campagna “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, dopo la tappa di Roma, proseguirà il suo percorso in altre città italiane, tra cui Genova e Pescara, per continuare a sensibilizzare sul tema, sostenere ed ascoltare le necessità e i bisogni di pazienti e caregiver.

Referenze

  1. Bright Focus Foundation. Age-Related Macular Degeneration: Facts & Figures. [Internet; citazione di settembre 2022].

  2. Pennington KL, et al. Epidemiology of age-related macular degeneration (AMD): associations with cardiovascular disease phenotypes and lipid factors. Eye and Vision. 2016;3:34.

  3. Little K, et al. Myofibroblasts in macular fibrosis secondary to neovascular age-related macular degeneration-the potential sources and molecular cues for their recruitment and activation. EBioMedicine. 2018;38:283-91.

  4. Connolly E, et al. Prevalence of age-related macular degeneration associated genetic risk factors and 4-year progression data in the Irish population. Br J Ophthalmol. 2018;102:1691–5.

  5. Wong WL, et al. Global prevalence of age-related macular degeneration and disease burden projection for 2020 and 2040: a systematic review and meta-analysis. Lancet Glob Health. 2014;2:106–16. 

  6. Piermarocchi Set al. The prevalence of age-related macular degeneration in Italy (PAMDI) study: report 1. Ophthalmic Epidemiol 2011; 18(3): 129-36;

  7. Augood CA et al. Prevalence of age-related maculopathy in older Europeans: The European Eve Study (EUREYE). Arch Ophthalmol 2006; 124/4): 529-35

  8. National Eye Institute. Facts about diabetic eye disease [Internet; citazione di settembre 2022]..

  9. Yau JWY, et al. Global prevalence and major risk factors of diabetic retinopathy. Diabetes Care. 2012;35:556-64

  10. Park SJ, et al. Extent of exacerbation of chronic health conditions by visual impairment in terms of health-related quality of life. JAMA Ophthalmol. 2015;133:1267-75

  11.  

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