Si dice che l’amore sia una questione di cuore, che nell’innamoramento prevalga l’istinto, che desiderio e attrazione sessuale dipendano soltanto dalle sensazioni e dalle emozioni che proviamo per l’altro. È altrettanto vero, però, che l’organo del nostro corpo maggiormente influenzato dall’amore è il cervello, che legati all’innamoramento ci sono una serie di sintomi fisiologici innescati da meccanismi cerebrali e che ormoni e altre sostanze chimiche mettono in subbuglio il cervello e condizionano il nostro comportamento quando siamo innamorati.
In questa dicotomia testa-cuore non c’è una parte prevalente e la scienza, a tutt’oggi, non ha ancora svelato del tutto come sia possibile il colpo di fulmine o perché l’amore renda "ciechi". Affermava Rita Levi-Montalcini, neurologa premio Nobel per la medicina nel 1986: “Tutti dicono che il cervello sia l'organo più complesso del corpo umano, da medico potrei anche acconsentire. Ma come donna vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore, ancora oggi non si conoscono i suoi meccanismi. Nei ragionamenti del cervello c'è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni”.
Dove nascono le emozioni
Ricerche neurobiologiche hanno evidenziato che, quando siamo innamorati o siamo in una relazione con un’altra persona, entrano in gioco degli ormoni neurotrasmettitori rilasciati dal cervello. Si tratta di sostanze chimiche alla base di emozioni complesse che hanno effetti immediati sul nostro organismo, come la sudorazione, l’arrossamento o lo stomaco chiuso. La dopamina, che è l’ormone dell’euforia, è collegata a esperienze gratificanti, non solo amorose, che rendono felici e fanno sentire bene. Inizialmente rilasciata nella fase di eccitazione, in seguito si manifesta in previsione di un bacio o di un abbraccio.
Negli innamorati non manca l’ormone dello stress, il cortisolo, che genera ansia e attivazione del nostro corpo tipica di situazioni di emergenza. Si abbassano poi i livelli di serotonina, l’ormone dell’umore, responsabile di insonnia, irritabilità e mancanza di appetito. Tale diminuzione è associata anche alla concentrazione totalizzante nei confronti della persona amata, talvolta ai limiti dell’ossessione. Altri neurotrasmettitori sono la noradrenalina, l’ormone della passione, che come la dopamina provoca, tra le altre cose, l’aumento del battito cardiaco e l’ossitocina, l’ormone delle coccole, prodotto durante l’attività sessuale.
Gli effetti sul corpo
L’amore fa bene alla salute e ha effetti positivi sul nostro organismo. Se, come abbiamo visto, la mente è strettamente collegata al corpo, questa alleanza costituisce un connubio inscindibile. Nelle persone che vivono la passione amorosa aumenta la produzione di endorfine, che favoriscono benessere e rilassamento. Essere innamorati può aiutare a sopportare il dolore, ridurre il rischio malattie cardiovascolari e rafforzare il sistema immunitario. L’amore stimola la creatività e può rendere più produttivi. Può migliorare anche l’aspetto fisico della pelle, di unghie e capelli e il tono muscolare. E aumentare la longevità.
Arrivati a questo punto non resta che chiedersi se l’amore sia l’unico ingrediente per essere felici. La risposta è ovviamente no. Come sostiene un altro neurologo, Parashkev Nachev, l’amore non è solo chimica del cervello, nello stesso modo in cui i libri non sono solo parole o le sculture solo marmo. ”Come l’arte, l’amore è molto di più della somma delle sue parti”, afferma Nachev. L’amore richiede costanza, passione e gentilezza. E dare la giusta importanza alla piccole cose. Lo dimostrano alcuni studi psicologici che confermano o confutano alcuni luoghi comuni riguardanti innamorati e relazioni di coppia.
Chiedimi se sono felice
Un sondaggio condotto su oltre 4mila persone in Inghilterra ha evidenziato che tenerezze e attenzioni sono i gesti più apprezzati all’interno di una coppia. Portare al proprio partner una tazza di tè a letto, occuparsi della spazzatura o dire alla persona amata quanto è bella può essere più gradito di un mazzo di fiori o di una scatola di cioccolatini. Invece uno studio longitudinale di Ronald Rogge e altri, pubblicato nel 2013, ha scoperto un semplice esercizio per salvare il matrimonio: sedersi sul divano e guardare insieme film che parlano di relazioni amorose potrebbe essere una valida alternativa alla terapia di coppia.
Mantenere aperta la comunicazione e l’intimità rende durature le relazioni, anche a distanza. Secondo gli autori di una ricerca (Jiang & Hancock, 2013), ciò è più probabile che accada continuando a raccontarsi informazioni molto intime e avendo una visione molto idealizzata del proprio partner. Lo psicologo John Gottman ha invece individuato i quattro killer della relazione amorosa: critiche ripetute, disprezzo, mettersi sempre sulla difensiva e innalzare un vero e proprio “muro”, facendo sì che la comunicazione con il partner si interrompa completamente.
In conclusione, l’amore si dimostra essere un fenomeno straordinariamente potente che coinvolge non solo il cuore, ma anche il cervello, influenzando profondamente il nostro corpo e la nostra psiche. Tra alti e bassi, e con tutte le sue sfaccettature, l’amore è capace di regalarci momenti di pura euforia, ma anche di stimolare il nostro benessere fisico e mentale. Sebbene la chimica e gli ormoni giochino un ruolo fondamentale, è l’interazione tra emozioni, comportamenti e relazioni che crea un equilibrio benefico. L’amore, nelle sue diverse forme, può essere una vera e propria medicina naturale per corpo e anima.