Questo è quanto emerso dall’
In Italia, ad esempio, solo il 28% delle 505 donne intervistate nell’ambito dell’indagine risulta avere una conoscenza approfondita dell’HPV, il 22% dichiara di non saperne nulla, e il 50% di averne solo una conoscenza limitata.1,2
Sono dati che fanno riflettere su quanto ancora ci sia da fare per promuovere l’informazione e la conoscenza dei fattori che aumentano il rischio di sviluppare il carcinoma alla cervice uterina, primo fra tutti l’infezione da Papillomavirus, nonché l’importanza della prevenzione attraverso vaccini e screening per debellare la patologia.
Ma quali sono le domande e i dubbi più frequenti?
Tumore alla cervice e HPV: cosa sono e qual è il loro legame?
Ogni anno nel mondo si registrano circa 600.000 nuovi casi di cancro al collo dell’utero, di cui il Papilloma virus Umano (HPV) è la sua causa principale. Questo virus infatti, pur vivendo normalmente sulla pelle e nelle mucose umane, sotto particolari condizioni può portare alla trasformazione cellulare e provocare tumori benigni come condilomi, oppure, nella sede cervico-vaginale, lesioni che possono progredire fino a provocare tumori. Il virus si contrae generalmente attraverso rapporti sessuali, ma non si possono escludere vie indirette dell'infezione come bocca e unghie.
Sebbene nella maggior parte dei casi il virus venga eliminato naturalmente dall’organismo e non provochi alcun sintomo, a volte c’è il rischio che l'infezione da HPV possa diventare cronica e che le lesioni precancerose evolvano in tumore maligno della cervice uterina.
Esistono più di 150 tipi di HPV, ma solo 14 di questi sono legati allo sviluppo di tumori alla cervice uterina e definiti quindi “ad alto rischio”3: tra questi ci sono l'HPV16 e l'HPV18, riconosciuti come i più aggressivi poiché sono coinvolti nel 70% dei casi di tumore.4
Si può prevenire il cancro alla cervice uterina?
Il tumore al collo dell’utero è uno dei pochi tumori prevenibili: vaccinazione e screening contro l’HPV potrebbero prevenirne oltre il 90% dei casi. In Italia, attraverso la prevenzione primaria rivolta a ragazzi e ragazze di 12 anni viene offerta la vaccinazione gratuita contro il virus HPV, mentre attraverso lo screening regionale è possibile individuare le donne più a rischio di sviluppare un tumore alla cervice uterina.
Come si effettua lo screening del cancro della cervice?
Lo screening del cancro della cervice uterina è raccomandato a tutte le donne che hanno o hanno avuto rapporti sessuali e dopo la menopausa. Le linee guida indicate dal Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma (GISCi), indicano le tempistiche e modalità di test per le diverse fasce di età.In particolare, esistono due tipologie di test che si basano sullo stesso tipo di prelievo di una piccola quantità di cellule dalla cervice uterina mediante apposito tampone. Il materiale così ottenuto può essere impiegato per l’analisi molecolare (HPV test) finalizzata al rilevamento di ceppi ad alto rischio (hrHPV), oppure può essere indirizzato alla valutazione morfologica (Pap test) per l’identificazione di eventuali trasformazioni pre-cancerose in corso. Più nel dettaglio:
per l'HPV test, il campione viene immerso in un liquido per essere poi trasportato al laboratorio dove verrà analizzato con test molecolari;
per il PAP Test, viene strisciato su un vetrino, fissato con un’apposita sostanza e, in un secondo momento, colorato e valutato al microscopio dallo specialista citologo.
Nello specifico, per le donne con età inferiore ai 30 è previsto un PAP test ogni due anni, e per età superiore ai 30 e fino ai 65, un HPV test molecolare ogni 5 anni in caso di negatività. Qualora la donna risulti positiva al test HPV, necessiterà di ulteriori approfondimenti e/o di un monitoraggio più frequente nel tempo, soprattutto nel caso di positività ai tipi di HPV ad alto rischio (es. HPV16/HPV18).5
Sviluppare risorse e competenze in soluzioni diagnostiche innovative e di qualità così come collaborare con il diversi attori del sistema affinché ogni donna abbia accesso a tali strumenti di screening e prevenzione è per noi di Roche un investimento imprescindibile per poter così individuare quelle donne che, ad elevato rischio di sviluppare una lesione cancerosa, necessitano di un programma di follow-up personalizzato.
Riferimenti:
2.
3. WHO guideline for screening and treatment of cervical pre-cancer lesions for cervical cancer prevention, Second edition, 6 July 2021
4. INCa : Papillomavirus et Cancer, Juillet 2018
5. Linee guida condivise per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina - aggiornamento 2024.