si registrano circa 600.000 nuovi casi di cancro al collo dell’utero
340.000 donne perdono la lotta contro la malattia
Possiamo accettarlo, quando sappiamo che questa patologia è prevenibile quasi al 100%?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) , indica il cancro al collo dell'utero come una delle principali cause di mortalità tra le donne. Secondo il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale OMS, “il cancro cervicale è altamente prevenibile e curabile”, [potrebbe] essere il primo cancro ad essere eliminato”.
Anche per questo l’OMS ha scelto di incrementare le azioni di sensibilizzazione per la prevenzione di questa malattia.
Se si parla di cancro alla cervice… bisogna anche parlare di papillomavirus umano (HPV).
Il papillomavirus umano (HPV) è responsabile di oltre il 99% dei tumori cervicali 1 .
È un virus molto comune che viene trasferito principalmente attraverso il contatto pelle a pelle: si contrae generalmente attraverso rapporti sessuali, ma non si possono escludere vie indirette dell'infezione come bocca e unghie.
Può infettare sia uomini che donne: quasi l'80% delle persone sessualmente attive contrarrà l'HPV nel corso della propria vita2.
Nella maggior parte dei casi, il virus viene eliminato naturalmente dall’organismo e non provoca alcun sintomo.
Purtroppo, a volte l’infezione da HPV “ad alto rischio” persiste e può portare allo sviluppo del cancro. I tumori da papillomavirus richiedono solitamente diversi anni per svilupparsi 3 e sono generalmente preceduti da lesioni precancerose 4.
Esistono più di 150 tipi di HPV, 14 dei quali sono responsabili della maggior parte dei casi di cancro cervicale 1. Questi sono i cosiddetti HPV “ad alto rischio”. Le infezioni persistenti da papillomavirus umani di tipo ad alto rischio (HR-HPV) causano il cancro del collo dell'utero. Tra questi 14 tipi ci sono l'HPV16 e l'HPV18, definiti i più aggressivi perché sono coinvolti nel 70% dei casi di tumore alla cervice uterina.2
Questi HPV sono anche associati ad alcuni tumori del canale anale, della vulva, della vagina, del pene e ad alcuni tumori orofaringei.
Esistono due modalità efficaci e complementari per prevenire l’insorgenza del cancro della cervice.
1 - Una vaccinazione preventiva contro il papillomavirus umano (HPV)
In Italia, attraverso la prevenzione primaria rivolta alle ragazze di 12 anni viene offerta la vaccinazione gratuita contro il virus HPV. Questa vaccinazione preventiva non protegge da tutti gli HPV ad alto rischio: se sessualmente attive, è importante sottoporsi ad uno screening regolare.
2- Un test di screening per tutte le donne dai 25 ai 64 anni
Lo screening del cancro della cervice è raccomandato a tutte le donne che hanno o hanno avuto rapporti sessuali e dopo la menopausa. In Italia, i programmi di screening prevedono il Pap test gratuito ogni 3 anni a tutte le donne dai 25 ai 64 anni e, in alcune Regioni, viene già offerto gratuitamente il test HPV ogni 5 anni alle donne dai 30 ai 64 anni.
La modalità di esecuzione dei due test è simile: entrambi si basano sul prelievo di una piccola quantità di cellule dalla cervice uterina.
Il test HPV è più sensibile e specifico del Pap test ed è in grado di identificare con maggiore anticipo le donne ad alto rischio di sviluppare una lesione cancerosa rispetto a quanto avveniva con il Pap test.
La modalità di esecuzione dei due test è simile: si basano sull'analisi di un campione prelevato dalla cervice.
Il prelievo effettuato dal medico specialista (ginecologo) o da personale paramedico (ostetrica) avviene passando e ruotando delicatamente la spatola di Ayre sul collo dell'utero e successivamente introducendo un tampone o uno spazzolino (cytobrush) nel primo tratto del canale cervicale. Il materiale così ottenuto:
per il PAP test viene strisciato su un vetrino, fissato con un’apposita sostanza e, in un secondo momento, colorato e valutato al microscopio dallo specialista citologo;
per l'HPV test, il campione viene immerso in un liquido per essere poi trasportato al laboratorio dove verrà analizzato con test molecolari.
L'esame dura pochi minuti e generalmente non è doloroso, anche se si può avvertire qualche fastidio.
Un test HPV positivo non significa che tu abbia un tumore alla cervice uterina o che lo avrai: molte donne positive al test HPV non sviluppano una lesione cancerosa. Tuttavia, poiché è impossibile sapere con certezza quale organismo eliminerà il virus e chi svilupperà un tumore, sono importanti ulteriori test e follow-up. Un test HPV positivo significa che è stata rilevata una situazione di rischio che, in base alle indicazioni del medico, può necessitare di ulteriori approfondimenti e/o di un monitoraggio più frequente nel tempo, soprattutto nel caso di positività ai tipi di HPV ad alto rischio (es. HPV16/HPV18).
Se non viene rilevata alcuna infezione da HPV ad alto rischio, il tuo rischio di sviluppare una forma precancerosa o cancerosa alla cervice nei successivi 3-5 anni è molto basso. È probabile che non sia necessario nell'immediato alcun follow-up ulteriore fino al prossimo screening raccomandato.
Sì, è importante che tu ti sottoponga allo screening HPV anche se sei stata vaccinata. Il vaccino fornisce protezione dai tipi di HPV ad alto rischio più frequenti, noti per essere responsabili della maggior parte dei casi di cancro cervicale, tuttavia non protegge da tutti i tipi di virus che possono potenzialmente causarlo. È dunque importante sottoporsi a test di screening di routine per il cancro cervicale per assicurarsi di individuare precocemente qualsiasi potenziale condizione che possa evolvere nella malattia.
Sì, anche le donne che vivono una relazione monogama a lungo termine devono sottoporsi al test HPV, poiché il virus HPV può restare inattivo per mesi o addirittura anni e riattivarsi nuovamente e improvvisamente senza un preciso motivo.
Sì. I test di screening vengono utilizzati per individuare la probabilità di infezione da HPV prima quindi che possano conclamarsi eventuali sintomi della malattia. I tipi di HPV che possono causare il cancro di solito non presentano alcun sintomo. Ciò significa che puoi contrarre l'HPV e il tuo sistema immunitario può liberarsene senza che tu sappia di averlo contratto. Se il virus dell’HPV persiste, può iniziare a causare lesioni precancerose. Queste di solito non presentano ancora sintomi. Quindi è importante sottoporsi a controlli regolari anche se ti senti bene.
Riferimenti:
WHO guideline for screening and treatment of cervical pre-cancer lesions for cervical cancer prevention, Second edition, 6 July 2021
INCa : Papillomavirus et Cancer, Juillet 2018
HAS, Dépistage du cancer du col de l’utérus : le test HPV recommandé chez les femmes de plus de 30 ans, 11 juillet 2019
OMS. Papillomavirus humain (PVH) et cancer du col de l’utérus. Aide-mémoire n°380. 24 janvier 2019
Cubie HA. Diseases associated with human papillomavirus infection. Virology. 2013 Oct;445(1-2):21-34.