I cristalli liquidi: una storia di innovazione in Roche

Un’invenzione promettente nata in un laboratorio alla fine trasformata in qualcosa di inaspettato

Gli schermi a cristalli liquidi (LCD) fanno parte della nostra vita quotidiana. Siamo così abituati alla loro presenza che ormai non ci facciamo nemmeno più caso. La tecnologia LCD è nei i nostri orologi, nei nostri smartphone, nelle Tv nelle nostre case, negli schermi degli aeroporti. Ma c’è una storia nascosta negli LCD che probabilmente non molti conoscono ma che in realtà accomuna molte storie di scienza: un’invenzione promettente nata in un laboratorio alla fine trasformata in qualcosa di inaspettato.

I cristalli liquidi sono composti organici in uno stato fisico a metà tra solido e liquido. Già negli anni ’60 si era capito che rifrangono la luce e cambiano direzione quando alimentati con elettricità. Roche si è impegnata nella ricerca sui display a cristalli liquidi (LCD) all'inizio degli anni '70 intravedendo l’impatto che la nuova tecnologia avrebbe potuto avere per la sanità, in particolare per la produzione di display leggeri e dai tempi di risposta rapidissimi in grado di visualizzare letture mediche nitide senza il rischio di surriscaldamento.

Non ci volle molto prima che nei laboratori Roche venissero scoperte le basi del twisted nematic field effect ovvero di come riunire i cristalli liquidi in una forma utilizzabile.

Già nel 1970 a Roche viene concesso un brevetto per questa nuova tecnologia, ma all’interno dell’azienda c’erano pensieri contrastanti su quanto questa fosse adatta per il portfolio aziendale, non intravedendo il potenziale degli LCD di rivoluzionare l’elettronica. Così, l’impegno in questa direzione venne man mano abbandonato.

Quando negli anni '90 divenne chiaro che gli LCD fossero più adatti all’uso commerciale di quanto lo fossero per le applicazioni sanitarie, Roche vendette la tecnologia. Martin Schadt,il fisico di Roche dietro questa intuizione, ha continuato a lavorare con gli LCD in altri settori per il resto della sua carriera, accumulando 166 brevetti nell'UE e ottenendo l'European Inventor Award per i successi di una vita.

È difficile immaginare un mondo senza monitor di computer, fotocamere digitali e calcolatrici. Gli LCD sono ovunque: probabilmente molti di voi stanno leggendo queste parole su uno schermo LCD! Sebbene non tutte le innovazioni promettenti portino a soluzioni per i pazienti, questa storia dimostra quanto il percorso scientifico abbia un valore inestimabile indipendentemente da dove porta.

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