Lipoproteina (a)
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Lipoproteina(a): il fattore "nascosto" nel tuo colesterolo
La Lipoproteina(a), o Lp(a), è una particolare forma di lipoproteina prodotta dal fegato che trasporta lipidi nel sangue. Ha caratteristiche simili al colesterolo LDL (il cosiddetto "colesterolo cattivo"), ma, a differenza di quest'ultimo, i livelli di Lp(a) sono determinati geneticamente e rimangono pressoché costanti per tutta la vita indipendentemente da dieta ed esercizio fisico. Questo significa che non è possibile modificarli attraverso cambiamenti nello stile di vita, ma è fondamentale monitorarne regolarmente i livelli per valutare il rischio cardiovascolare individuale.
Lipoproteina (a): un rischio invisibile ma concreto per la salute del cuore. L'importanza della prevenzione
Se presente in livelli elevati, la Lipoproteina (a) può aumentare il rischio di formazione di placche aterosclerotiche e, di conseguenza, di sviluppo di malattie cardiovascolari come infarto, ictus e aterosclerosi.
Si stima infatti che circa il 20% degli individui europei (circa 1 su 5) abbia una predisposizione genetica a livelli elevati di Lp(a) che rimangono stabili per tutta la vita e non sono influenzabili da dieta o attività fisica (1).
Chi dovrebbe fare attenzione ai livelli di Lipoproteina (a)?
È particolarmente importante monitorare la Lp(a) se si appartiene a una delle seguenti categorie (2):
storia familiare di malattie cardiovascolari precoci
precedenti eventi cardiovascolari (come infarto o ictus)
ipercolesterolemia familiare
donne in menopausa
Perché è importante misurare la Lipoptroteina (a)?
Elevate concentrazioni di Lp(a) nel sangue possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari anche in presenza di livelli normali di colesterolo LDL. Per questo motivo, le principali Linee Guida Internazionali raccomandano la misurazione della Lp(a) almeno una volta nella vita, soprattutto in caso di eventi cardiovascolari o familiarità (3).
Come si misura la Lipoproteina (a): svelare il rischio cardiovascolare nascosto
La misurazione dei livelli di Lp(a) avviene tramite un test di laboratorio che richiede un semplice prelievo di sangue. Non è necessaria alcuna preparazione particolare, anche se in alcuni casi potrebbe essere consigliabile effettuare un digiuno di 12 ore prima del test.
Come interpretare i risultati del test sulla Lipoproteina (a)?
Non esistono "livelli normali" universalmente stabiliti, tuttavia un valore superiore ai 105 nmol/L(4) deve essere considerato un fattore che accresce il rischio cardiovascolare in tutti i soggetti adulti.
Il risultato deve sempre essere interpretato insieme ad altri esami (come colesterolo, trigliceridi, apolipoproteina B, ecc.) e alla storia clinica del paziente.
Cosa fare se il test ha rilevato elevati livelli di Lipoproteina (a)?
In tal caso, è sempre auspicabile:
Rivolgersi al proprio cardiologo per adottare misure che aiutino a tenerne monitorati i livelli nel sangue. Al momento non sono ancora disponibili sul mercato farmaci che agiscono direttamente sull’attività della Lipoproteina (a) ma sono in fase di sperimentazione alcuni trattamenti farmacologici che potrebbero nei prossimi anni rivoluzionare la gestione delle malattie cardiovascolari.
Condurre uno stile di vita sano (non fumare, limitare il consumo di alcol, adottare una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare) per tenere sotto controllo i fattori di rischio tradizionali quali colesterolo LDL/ApoB, trigliceridi, pressione arteriosa e glicemia che a loro volta impattano in egual misura sullo stato di salute del cuore.
L’ impegno di Roche Diagnostics per le patologie arterosclerotiche
Come Roche Diagnostics, ci impegniamo nell’ambito della prevenzione e del monitoraggio delle patologie arterosclerotiche mettendo a disposizione soluzioni diagnostiche tecnologicamente all’avanguardia, che consentono di offrire risultati rigorosi e affidabili e che supportano i medici nel prendere decisioni informate per la salute a lungo termine dei pazienti.
Referenze:
1) "The Impact of Diet on Lipoprotein(a) Levels" - M. Stojko, A. Spychał, K. Nikel, R. Kołodziej, J. Zalejska-Fiolka; 2024 Oct 31;14(11):1403. doi: 10.3390/life14111403.
2) "Lipoprotein(a): An important piece of the ASCVD risk factor puzzle across diverse populations" - N. Ciffone, C. J. McNeal, M. P. McGowan, K. C. Ferdinand; Am Heart J Plus. 2023 Nov 24;38:100350. doi: 10.1016/j.ahjo.2023.100350.
3) 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: lipid modification to reduce cardiovascular risk – published in Atherosclerosis - vol. 290, November 2019; doi: 10.1016/j.atherosclerosis.2019.08.014.
4) 2025 Focus Update of the 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias - ESC Clinical Practice Guidelines, 29 Aug 2025; doi: 10.1093/eurheartj/ehaf190
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