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Un gioco di squadra migliora la vita delle pazienti oncologiche dell’Ospedale La Maddalena di Palermo

Somministrazioni sottocute, approccio lean management, ripensamento globale dei percorsi di cura: la collaborazione fra Roche e l’ospedale siciliano ha portato a benefici per tutti, a partire dalle pazienti.

Nella vita si può sempre migliorare, a patto di essere disposti a osservare da una prospettiva nuova le azioni che compiamo tutti i giorni. Questo succede anche nelle grandi organizzazioni, come gli ospedali. Questo è quello che è successo all'Ospedale La Maddalena di Palermo nel corso di un innovativo progetto promosso in collaborazione con Roche. I percorsi di cura delle pazienti con tumore al seno HER2+sono stati messi sotto la lente d'ingrandimento del Lean Management e sono stati ripensati per migliorare la vita delle pazienti stesse e l'efficienza della struttura.

Anche l'iter più preciso e studiato, infatti, può essere ottimizzato , soprattutto quando la scienza mette a disposizione nuove formulazioni farmacologiche: così, nel caso di Palermo, un elemento chiave del cambiamento è stata la somministrazione sottocute del farmaco per il tumore al seno HER2+, che ha progressivamente sostituito quella per endovena.

Osservare

Com'è cominciata la rivoluzione? Innanzitutto osservando tutte le pratiche cui si sottopongono le pazienti, dal momento in cui entrano in ospedale al momento in cui escono per tornare a casa dopo il trattamento. In mezzo ci sono: accettazione, prelievo, prescrizione del farmaco, sua preparazione, somministrazione e tutto questo può diventare un percorso fatto di tappe faticose e tempi lunghi, oppure una dinamica più fluida e agile. Proprio "approccio agile" è il significato di Lean Management, quello impiegato per massimizzare l'efficienza e ridurre gli sprechi di processo anche al reparto oncologico della Maddalena.

Cambiare

Dunque, che cosa è cambiato per migliorare l'esperienza delle pazienti di Palermo? 

Innanzitutto, è stata definita una fascia oraria specifica per le somministrazioni sottocute, facilitando la programmazione e riducendo i tempi di attesa.  Poi, è stata introdotta la possibilità per le pazienti di effettuare il prelievo il giorno prima della seduta terapeutica, in modo da avere i referti pronti prima dell'inizio della terapia stessa. Per le pazienti che preferiscono effettuare il prelievo il giorno stesso, è stato invece attivato un sistema di notifica che avvisa appena il referto è pronto ed elimina l'attesa passiva della paziente. 

Migliorare

L'adozione di queste nuove procedure ottimizzate, unita all'efficacia e rapidità della terapia sottocute in sostituzione di quella endovenosa, ha prodotto un doppio beneficio tangibile: da un lato, si è registrato un chiaro risparmio di tempo per la paziente e per il personale sanitario; dall'altro, si è innescato un risparmio di risorse operative e finanziarie per la struttura ospedaliera.

I benefici sono chiari e puntuali:

  • La formulazione sottocute ha permesso di ridurre sia i tempi di somministrazione, sia i tempi di osservazione.

  • Sono migliorati anche altri aspetti organizzativi, quindi per ogni accesso in ospedale la paziente con tumore al seno HER2+ che si sottopone al percorso sottocute risparmia quasi due ore rispetto al percorso endovena.

  • Per un intero ciclo terapeutico (18 somministrazioni) questo beneficio si traduce in un’intera giornata di vita liberata dalle cure.

  • In un anno, infine, il personale medico e sanitario coinvolto nel percorso risparmia 75 giornate e il centro ospedaliero può erogare quasi 300 prestazioni oncologiche in più.

Collaborare

L'approccio di Lean Management è stato reso particolarmente efficace dalla collaborazione del team multidisciplinare di esperti della struttura - dagli oncologi, ai farmacisti ospedalieri, fino agli infermieri e alla direzione strategica - che ha studiato i percorsi e definito le aree di miglioramento, sulle quali l’Ospedale La Maddalena si è impegnato ad intervenire. Questo ha consentito di migliorare la percezione delle pazienti sull’esperienza di cura e sulla relazione con i medici e il personale della struttura: l’esperienza complessiva e l'interazione con lo staff sanitario (clinici e infermieri) post-lean management sono “sensibilmente migliorate” per il 77% degli intervistati.

L’uso della terapia pertuzumab/trastuzumab sottocute ha permesso di ridurre i tempi di somministrazione (da novanta a cinque minuti) rispetto alla formulazione endovena, consentendo di mantenere invariata l’efficacia terapeutica e ridurre il tempo di permanenza in ospedale delle pazienti: tempo guadagnato per la famiglia, gli amici o il lavoro. Inoltre, durante la somministrazione della terapia, che richiede la vicinanza continuativa dell’infermiere, la paziente può ricevere un’assistenza di maggiore qualità e la relazione di cura ne beneficia.

Dottor Carmelo Carlo Arcara

Responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’Ospedale La Maddalena

L’approccio di Lean Management ci ha permesso di analizzare in profondità i processi interni, eliminando sprechi ed eccessi, mentre la modalità di somministrazione sottocutanea ha reso possibile una gestione più snella e meno invasiva delle cure, con un impatto positivo sia sulla qualità di vita dei pazienti, sia sull’impiego delle risorse sanitarie. Queste innovazioni organizzative e cliniche rappresentano un passo avanti importante per offrire un'assistenza più tempestiva, efficace, sostenibile e umanamente vicina ai bisogni di chi si affida ai nostri servizi.

Dottor Francesco Cascio

Direttore Sanitario dell’Ospedale La Maddalena

Flussi più efficienti, più pazienti trattati

La riorganizzazione dei percorsi e l’adozione delle formulazioni sottocute consentono di garantire più efficienza e sicurezza.

Grazie al progetto di Lean Management e a un sistema di gestione delle terapie oncologiche totalmente informatizzato e tracciato, abbiamo riorganizzato i flussi di lavoro, introducendo per esempio uno slot orario dedicato alla somministrazione sottocute. La maggiore efficienza acquisita nella gestione delle terapie si è tradotta in un significativo risparmio di tempo per il personale dedicato, come farmacisti e infermieri preparatori, che è stato reinvestito in altre attività, migliorando la qualità dell’assistenza erogata al paziente. Il cambiamento introdotto ha quindi portato un prezioso valore aggiunto in termini di sicurezza, efficienza e qualità del Servizio di Farmacia, attento sia alle dinamiche aziendali che al valore del paziente.

Dottoressa Germana Marengo

Responsabile della Farmacia dell’Ospedale La Maddalena

L’impegno di Roche come partner del Sistema Salute

Siamo in un contesto caratterizzato da risorse finanziarie limitate per la sanità pubblica e da tempi di attesa sempre più lunghi per l’accesso all’assistenza da parte di un numero crescente di cittadini a causa dei trend di invecchiamento della popolazione e della cronicizzazione di molte malattie, inclusi i tumori. In questo scenario, le formulazioni sottocute diventano uno strumento strategico per affrontare queste sfide e Roche è impegnata a collaborare con il Sistema Salute per migliorare i percorsi di cura, ottimizzando sia l’efficienza all’interno dei day hospital, come nel caso del progetto di Lean Management sviluppato con La Maddalena, sia i percorsi terapeutici a livello territoriale. L’obiettivo è quello di ridurre i costi sociali, migliorare la qualità di vita dei pazienti e incrementare l’efficienza delle strutture sanitarie.

Che cos’è il Lean Management

Lean management significa letteralmente "gestione snella” e si basa su due pilastri fondamentali: rispetto delle persone e miglioramento continuo. Applicato al comparto ospedaliero esso mira a massimizzare il valore per il paziente eliminando gli sprechi e le inefficienze nel percorso di cura, anche per la struttura che lo eroga. Questo approccio si traduce nell'ottimizzazione dei flussi di lavoro per ridurre tempi di attesa, costi e movimenti non necessari, migliorando al contempo la qualità complessiva del servizio e l'esperienza di cura.