Personalizzare le modalità di somministrazione con cui i pazienti ricevono le cure

Diverse opzioni di somministrazione del trattamento possono contribuire a ridurre l’impatto delle cure sulla vita quotidiana dei pazienti e dei loro caregiver.

Ogni persona che convive con una malattia oncologica la affronta in modo diverso. E, anche quando si tratta delle modalità di somministrazione delle terapie, ogni paziente può avere delle esigenze e preferenze differenti. Grazie ai progressi della medicina, sono, infatti, oggi disponibili molteplici opzioni.

Nuovi metodi di somministrazione dei trattamenti oncologici possono rendere più flessibile la gestione della terapia e possono anche aiutare a ridurre il tempo necessario all'erogazione del trattamento. Queste nuove opzioni rendono così possibile personalizzare l’assistenza e i percorsi di presa in carico all’interno delle strutture sanitarie, riducendo l’impatto della malattia e delle terapie sulla vita quotidiana dei pazienti e dei loro caregiver.

Come possono essere somministrate le cure oncologiche?

Il trattamento oncologico deve iniziare con una diagnosi completa e può poi includere l’intervento chirurgico, la radioterapia e/o farmaci somministrati in modi diversi, a seconda del tipo di malattia.  Alcuni farmaci sono disponibili in diverse forme di somministrazione, altri no. I regimi di trattamento  spesso cambiano con l’evoluzione della malattia.

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Per infusione endovenosa, o “e.v.”, si intende un farmaco che viene somministrato  direttamente in vena mediante flebo, sotto forma di infusione, o attraverso un sistema di accesso (un  dispositivo posto sotto la pelle per facilitare la somministrazione), in modo che la terapia possa entrare direttamente nel flusso sanguigno.1

Le persone che ricevono un’infusione e.v. devono recarsi presso una clinica specialistica o un ospedale. 1

A seconda del medicinale somministrato, di come viene tollerato e dell’eventuale necessità di somministrare più farmaci (per es. un regime di trattamento in combinazione), l’infusione endovenosa può richiedere da 30 minuti a diverse ore.2,3
Può anche succedere che, per evitare ripetute iniezioni e di irritare la vena, venga inserito un sistema di accesso venoso (un  dispositivo posto sotto la pelle) per facilitare la somministrazione.1

La somministrazione della terapia tramite iniezione sotto pelle è denominata  “sottocutanea”.2 I principi attivi entrano nel tessuto adiposo sottocutaneo e vengono  assorbiti nel flusso sanguigno.4 Un’iniezione sottocutanea viene solitamente somministrata da un infermiere o da un medico in un ambulatorio. La somministrazione può avvenire in una clinica specialistica, in un ospedale o eventualmente in altre strutture che erogano servizi sanitari sul territorio.2 È un’opzione che solitamente richiede meno tempo rispetto all’infusione endovenosa e si può quindi conciliare più facilmente con gli impegni e i ritmi della vita quotidiana.2

La somministrazione orale si verifica quando il farmaco viene assunto per bocca, solitamente sotto forma di  capsule o compresse.6 I principi attivi vengono assorbiti dall’apparato digerente e da lì entrano nel flusso sanguigno.7

L’assunzione di un medicinale per via orale viene solitamente effettuata a casa ed è la modalità di somministrazione più semplice, a meno che il paziente non abbia difficoltà a deglutire o abbia episodi di nausea.5 È, inoltre, importante che la terapia sia assunta regolarmente e all’esatta dose prescritta. Solo a queste condizioni può avere una piena efficacia.6

A seconda di come viene somministrata, la terapia può prendere vie diverse per entrare in circolo nell’organismo ed avere effetto. Alcuni farmaci possono essere metabolizzati durante la digestione, perdendo quindi la loro efficacia prima di entrare nel flusso sanguigno e raggiungere il tumore.5 Questi farmaci non possono essere quindi somministrati sotto forma di capsule o compresse da deglutire e devono  essere iniettati sotto-pelle o in vena.

Migliorare l’esperienza di cura per i pazienti oncologici

Alla luce delle modalità di somministrazione dei trattamenti oncologici  in continua evoluzione e di un futuro in cui il tumore  potrà diventare una malattia cronica a lungo termine, l’impegno di Roche si concentra sul miglioramento dell’efficacia e sicurezza delle terapie, sviluppando, al contempo, opzioni di somministrazione che possano soddisfare al meglio  le esigenze dei pazienti e delle équipe sanitarie.  

Ogni paziente in cura merita l’opzione che possa meglio conciliarsi con il proprio stile di  vita, le proprie esigenze e preferenze.

Referenze
  1. Healthline, Intravenous Medication Administration: What to Know. luglio 2021. Disponibile  all’indirizzo:Ultimo accesso: aprile 2024.

  2. Leveque D. Subcutaneous Administration of Anticancer Agents. Anticancer Research. 2014;34  (4) 1579-86

  3. ESMO perspectives, Switching from intravenous to oral or subcutaneous cancer treatment: a  sustainable approach? Novembre 2020 Disponibile all’indirizzo:Ultimo accesso: aprile 2024.

  4. CPD Online. Understanding the Different Routes of Medication Administration. Marzo 2024.  Disponibile all’indirizzo:
    Ultimo accesso: aprile 2024.

  5. Shepherd M. Administration of drugs 1: oral route. 2011. Disponibile all’indirizzo:
    Ultimo accesso: aprile 2024.

  6. American Cancer Society. Getting Cancer Treatment at Home. Marzo 2020. Disponibile  all’indirizzo:
    Ultimo accesso: aprile 2024.

  7. Azman M, et al. Intestinal Absorption Study: Challenges and Absorption Enhancement Strategies  in Improving Oral Drug Delivery. Pharmaceuticals (Basel). 2022 Aug; 15(8): 975.

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Iniezione sottocute, infusione o farmaco orale?

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