"UN FRANCOBOLLO EMESSO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO CELEBRA 125 ANNI DI ROCHE ITALIA"

  • Con il riconoscimento “Eccellenza del sistema produttivo ed economico”, il MISE premia l’impegno di Roche in Italia che dal 1897 investe competenze e risorse nella ricerca, nello sviluppo e nella distribuzione di soluzioni innovative per la salute delle persone e lavora alla sostenibilità del Sistema insieme a tutti gli interlocutori;

  • È la prima volta che ad una azienda operante nel settore farmaceutico e diagnostico in Italia viene conferito questo riconoscimento.

Roma, 4 ottobre, 2022 - Un francobollo, evocativo dell’importanza della ricerca scientifica e dell’innovazione per la salute del Paese, è stato emesso oggi dal Ministero dello Sviluppo Economico per celebrare i 125 anni di attività di Roche nel nostro Paese. È la prima volta che ad una azienda operante nel settore farmaceutico e diagnostico in Italia viene conferito questo riconoscimento.

Il francobollo, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in oltre 300 mila esemplari, appartiene alla serie tematica “Eccellenze del sistema produttivo ed economico”, nata per promuovere la capacità professionale e imprenditoriale italiana e riservata ad Aziende che, come Roche, hanno fatto la differenza per il nostro Paese. Il riconoscimento, infatti, celebra i traguardi, le innovazioni e il valore che l’azienda ha portato al tessuto economico e sociale italiano dalla sua fondazione nel 1897.

Siamo davvero onorati di aver ricevuto dal MISE un riconoscimento così importante, che dà il via alla serie di iniziative ‘Tre Secoli di Futuro’, volte a celebrare i 125 anni di Roche Italia - afferma Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato Roche SpA - Siamo la prima azienda al mondo del settore Healthcare per investimenti in Ricerca e Sviluppo, che in Italia si attestano oggi a 47 milioni di euro l’anno in ricerca clinica. La nostra missione è realizzare oggi ciò di cui i pazienti avranno bisogno domani e questo richiede la collaborazione con ogni interlocutore dell'ecosistema del quale siamo parte. Integriamo il meglio delle competenze farmaceutiche e diagnostiche - prosegue Burçak Çelik, Amministratrice Delegata Roche Diagnostics SpA. - guidati dalla volontà di contribuire a una sanità futura ripensata partendo dal valore per il paziente e dalla sostenibilità economica del Sistema. In tutto ciò la diagnostica svolge un ruolo fondamentale, dall’individuazione della predisposizione genetica ad una specifica patologia alla sua identificazione precoce, dalla prevenzione della malattia alla diagnosi in urgenza e alla scelta terapeutica, fino al monitoraggio della risposta ai trattamenti farmacologici. Rodrigo Díaz de Vivar Wacher, Amministratore Delegato Roche Diabetes Care SpA, continua: “Innovazione, progresso e futuro sono elementi che ci contraddistinguono anche nella lotta al Diabete, una patologia che l'OMS ha indicato come una delle tre emergenze sanitarie mondiali. Il modello italiano di cura di questa patologia è uno dei più efficienti e sono stati fatti grandi progressi negli ultimi anni. Noi vogliamo continuare a lavorare in partnership e sinergia per contribuire a fare sempre meglio anche grazie agli avanzamenti tecnologici e a tutto quello che i nuovi strumenti ci consentono di fare. L’emissione di questo francobollo - concludono i tre Amministratori Delegati - è, quindi, un’occasione in più per ribadire l’impegno ad essere partner nella costruzione del futuro della sanità a beneficio di tutto il Sistema Paese”.

Alla cerimonia di emissione hanno preso parte Gilberto Pichetto Fratin, Viceministro del MISE, e Fabio Gregori, Head of Filatelia Department Poste Italiane, che hanno presentato il francobollo e guidato il cosiddetto ‘battesimo’, Gianni Letta, Ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, e Monika Schmutz Kirgöz, Ambasciatrice Svizzera in Italia.

"Ogni emissione decretata dal Ministero dello Sviluppo Economico è un evento importante e significativo: il francobollo è un omaggio che lo Stato italiano tributa alle sue eccellenze, riconoscendone il ruolo cardine nella storia e nello sviluppo del Paese - ha dichiarato il viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin - Celebrare i 125 anni di attività di Roche in Italia significa onorare le radici e la storia del comparto farmaceutico e dell’industria delle Life Science: un asset strategico per la nostra economia nel quale l'Italia è protagonista a livello internazionale".

L’immagine contenuta nel francobollo, realizzata dall’illustratore Emiliano Ponzi, si concentra sull’essenza di tutti noi, ciò che ci accomuna e che al tempo stesso ci rende unici: il DNA. Le mani della persona al centro dell’illustrazione se ne prendono cura e custodiscono la fonte della vita, ciò da cui tutto si crea, in un universo dove gravita l’esagono, simbolo di Roche che continua a espandersi così come l’innovazione scientifica avanza e spinge oltre i confini della medicina.

Insieme ai 125 anni di Roche in Italia festeggiamo un altro anniversario importante: i 5 anni dalla nascita di Fondazione Roche - conclude Mariapia Garavaglia, Presidente Fondazione Roche - Un periodo relativamente breve ma nel quale la Fondazione ha stanziato oltre 4 milioni di euro a favore di giovani ricercatori per finanziare progetti da svolgere in Italia, sostenuto direttamente oltre 100 associazioni di pazienti e pubblicato Libri Bianchi su ricerca indipendente e collaborazione pubblico-privato, ai quali farà seguito a breve un nuovo testo sull’importanza dei dati in salute. Il nostro impegno è di continuare ad affiancare tutti gli interlocutori, nella consapevolezza che il settore della salute possa essere sostenibile anche grazie all’innovazione rappresentata dalla medicina di precisione e dalle terapie e diagnosi mirate ai bisogni del singolo individuo. Seguendo questa traiettoria si potranno coniugare le esigenze cliniche con quelle sociali, favorendo nel contempo l’evoluzione del SSN”.

125 anni Roche Italia. Tre secoli di futuro
La storia di Roche in Italia ha inizio nel 1897, quando il giovane August Steffen convince Fritz Hoffmann-La Roche a concedergli la rappresentanza dei suoi prodotti per il nostro Paese. Viene aperta così la filiale italiana, nel cuore di Milano. 125 anni dopo, Roche celebra la sua presenza in Italia che attraversa 3 secoli all’insegna della ricerca scientifica, dell’innovazione in campo diagnostico e farmaceutico e del supporto quotidiano a pazienti e caregiver. Un impegno per il Sistema Paese che si concretizza attraverso la leadership delle tre divisioni, Pharma, Diagnostica e Diabete, e il lavoro sul territorio della Fondazione. Con 1200 dipendenti in Italia e investimenti annui per oltre 40 milioni in ricerca clinica, l’Azienda ha raggiunto notevoli traguardi segnando la storia della medicina: dalla scoperta e produzione delle vitamine, alla ricerca e allo studio delle malattie del sistema nervoso centrale, dalla ricerca di soluzioni diagnostico-terapeutiche contro i tumori e le malattie infettive, all’impegno nel campo delle malattie rare, fino alla più recente messa in campo delle proprie risorse, anche economiche, e competenze, dalla farmaceutica alla diagnostica, per contrastare l’emergenza causata dalla pandemia Sars-Cov 2 e contribuire, anche grazie alla collaborazione con enti e associazioni del terzo settore, alla ripresa del Sistema Salute del nostro Paese.

Roche Italia
Da 125 anni Roche è impegnata a ricercare soluzioni in grado di diagnosticare e trattare patologie ad alto grado di complessità relative a diversi ambiti fra qui quello oncologico, delle malattie infettive e del Sistema Nervoso Centrale generando valore per la società. In Italia è presente con le tre divisioni del Gruppo: Roche S.p.A., Roche Diagnostics S.p.A. e Roche Diabetes Care S.p.A, un mix di competenze unico nel mercato. Nel 2021 ha investito 47 milioni di euro in ricerca clinica, con 200 centri di ricerca coinvolti in 249 studi clinici e più di 19.000 pazienti che hanno ricevuto cure d’avanguardia senza alcun costo a carico delle famiglie o del SSN.

Ufficio stampa
Roche Sec & Partners
Alessandra Campolin [email protected]
Martina Barazzutti [email protected]

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