Gli impatti positivi dell'innovazione digitale sono sotto i nostri occhi, in tanti settori. Pensiamo al commercio, all'intrattenimento e all'educazione. Nel settore sanitario abbiamo vissuto un'accelerazione a cavallo del nuovo decennio, anche a causa della pandemia di Covid-19. L’obiettivo è ora accelerare l’adozione del digitale in Sanità facendo dialogare tutti gli attori coinvolti, per realizzare un miglioramento nella vita delle persone. E c’è tanto lavoro da fare.
"Il potenziale tecnologico a disposizione - grazie a strumenti digitali come le Clinical Decision Support Solutions e i Data Analytics tools, solo per citarne alcuni - sembra non essere ancora del tutto compreso e viene spesso trascurato", dice Marco Asti che ricopre il ruolo di Digital Business Lead in Roche Italia. "Questo succede nonostante le organizzazioni del settore sanitario stiano iniziando a essere sempre più consapevoli di quanto sia cruciale l’uso innovativo dei dati per rispondere alle sfide più importanti, sia per la salute dei pazienti che per l’efficienza dell’intero sistema".
Quali sono le principali sfide? Questi i punti centrali attorno a cui si muovono:
maggior efficacia del processo decisionale diagnostico-terapeutico - in termini di rapidità e appropriatezza;
gestione dei dati in modo conforme ai requisiti e alle normative sulla privacy e sulla proprietà intellettuale;
adozione di un approccio olistico alla trasformazione digitale, in cui tutti gli attori coinvolti collaborino per creare soluzioni valide per tutti gli stakeholder, sostenendo al contempo il cambiamento culturale necessario.
Digitale in Sanità: opportunità e un nuovo ecosistema
Le soluzioni offerte dalle tecnologie digitali contribuiscono al miglioramento dell'efficienza, dell'efficacia e del valore delle decisioni diagnostiche e terapeutiche. "Prendiamo in considerazione l'area oncologica, per esempio. Il grande patrimonio di dati generati da laboratori di anatomia patologica e di genetica, grazie a strumenti digitali che - basati su algoritmi - ne consentono un’analisi avanzata, possono trasformarsi in informazioni preziose a disposizione dei professionisti sanitari, a supporto di una diagnosi e conseguenti terapie sempre più accurate, efficaci e personalizzate.
Piattaforme digitali che permettono una condivisione e gestione tra i vari specialisti più rapida e semplice della grande mole di dati che accompagnano il paziente (storia clinica, specificità del tumore, etc…) sono importanti abilitatori dell’approccio multidisciplinare oggi considerato come uno degli elementi fondamentali per l’accesso del singolo paziente alla terapia più idonea per lui.
Questi tool stanno di fatto facendo compiere progressi incredibili all’approccio diagnostico-terapeutico delle patologie oncologiche, generando benefici sia per i pazienti, in termini di outcome migliori, sia per il sistema sanitario, in termini di maggior efficienza di gestione.”
In ambito sanitario la digitalizzazione dei dati e il loro utilizzo hanno realmente un enorme potenziale per l'evoluzione del settore, a beneficio delle persone.
Oltre agli esempi già citati in ambito oncologico, vi sono tante altre aree in cui la condivisione dei dati digitali può offrire diversi vantaggi: telemedicina, Fascicolo Sanitario Elettronico...solo per citarne alcuni.
È tuttavia importante considerare anche le sfide legate alla gestione di una sempre maggiore quantità di dati digitali in termini di sicurezza, privacy e proprietà intellettuale: queste tematiche richiedono da parte di tutti gli attori del Sistema Salute una grande attenzione. "In Italia partiamo da una buona base, perché le leggi e le norme varate dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) sono chiare. I dati “sanitari” generati lungo il percorso diagnostico-terapeutico del paziente sono sempre di proprietà del paziente stesso. Anche l'uso secondario dei dati, ai fini della ricerca, deve avvenire sempre all'interno delle normative vigenti".
Quale bisogno emerge con l'impatto del digitale in Sanità? "L'approccio collaborativo è fondamentale per realizzare al 100% il potenziale della trasformazione digitale nell'assistenza sanitaria. Questo include la co-creazione di soluzioni che generino valore per tutte le parti interessate e la facilitazione del cambiamento culturale necessario per adottare nuove tecnologie e approcci", afferma Marco Asti, che conclude: "Il sistema deve sviluppare le competenze in ambito di Sanità digitale e poi contaminare strutture e personale sanitario con queste nuove competenze per accelerare l'impatto positivo dell'innovazione". C'è dunque bisogno di un approccio olistico alla trasformazione digitale nel settore sanitario.
L’impegno di Roche per la Sanità digitale
Siamo parte integrante dell'ecosistema sanitario al servizio dei pazienti, degli operatori sanitari e di tutto il Paese. Acceleriamo con le nostre competenze un cambiamento culturale etico, volto al valore e alla sostenibilità e supportando operativamente come partner tutti gli attori coinvolti per attuare la trasformazione necessaria alla costruzione della Sanità del futuro.
Il nostro impegno in ambito digitale si focalizza su due punti:
sviluppare soluzioni che creino valore aggiunto per i laboratori: sono soluzioni che devono essere studiate per analizzare i dati che generano così che, attraverso un processo di sistematizzazione e successiva interpretazione, si tramutino in valore aggiunto rispetto alla diagnosi, rendendola ancora più precisa ed efficace;
sviluppare e mettere a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale le soluzioni digitali per supportare il personale nel processo decisionale, all’interno del percorso diagnostico-terapeutico del paziente, soprattutto in ambito oncologico. Questi sistemi devono consentire di gestire la complessità e la mole dei dati diagnostici rilevanti attraverso una modalità di lavoro più semplice, condivisa e innovativa, riducendo così le barriere spazio-temporali esistenti.