"La foto di gruppo finale si commenta da sola: i nostri sorrisi sono la testimonianza della gioia che si prova a rendersi utili e condividere insieme questa esperienza". Claudia Gioia con le sue parole descrive un’immagine nitida dell'emozione condivisa con i suoi colleghi dopo un'esperienza di volontariato presso Legambiente.
La sua riflessione finale non si ferma però all'album dei ricordi: "Questa esperienza è stata un’occasione per condividere dei momenti di valore con i colleghi che già conoscevo, e instaurare nuove relazioni con altri. È un'esperienza che ti dà modo di esprimere i tuoi valori e di migliorare attraverso la consapevolezza che ogni tuo gesto può avere un impatto su una comunità più ampia”. Aver partecipato al volontariato per Legambiente è stata per me un'opportunità di dare il mio contributo a una causa sociale che riguarda tutto il pianeta" - racconta ancora Claudia - “Il contributo del singolo va dunque a inserirsi in un quadro più grande, che non riguarda più l’azienda o il territorio dove presta servizio. Arriva a impattare la nostra società".
Claudia ha condiviso con 500 colleghi l’esperienza di
"Ho potuto fare qualcosa di importante, un gesto piccolo, ma concreto che ha contribuito a donare momenti di serenità e calore". Lo racconta Dhyially Roxana Stroe che ha messo le sue competenze al servizio di CasAmica Onlus. "Toccante e indimenticabile. Così è stata la mia esperienza. Emotivamente toccante perché l’attività di volontariato mi ha fatto entrare nelle vite dei piccoli ospiti dell’Associazione in un momento di particolare fragilità. Indimenticabile perché mi sono resa conto che, come volontaria di CasAmica, ho potuto fare qualcosa di importante anche con un gesto piccolo".
CasAmica è un’organizzazione di volontariato che dal 1986 accoglie i malati e i loro familiari provenienti da tutta Italia per curarsi presso importanti centri di eccellenza ospedaliera. "Abbiamo percepito un coinvolgimento umano non indifferente da parte dei volontari e in particolare di quelli di Roche: alcuni di loro hanno deciso di diventare volontari fissi di CasAmica", dice Valentina Pilatti, corporate fundraising e grants management di CasAmica.
Dal volontariato aziendale può nascere un impegno personale più strutturato, come per Simona Ciaravolo. "Mi sono candidata per diventare una volontaria ufficiale della Lilt. Adesso, una volta alla settimana, il mio tempo è dedicato all’associazione: accompagno le persone a fare le visite di controllo o le terapie". Il suo percorso è iniziato con il volontariato aziendale, è andato oltre e si è consolidato in una forma strutturata di solidarietà.
"LILT è un'organizzazione che seguo da molto tempo e di cui apprezzo il voler essere accanto ai pazienti e ai loro familiari in modo particolare in momenti come quello delle Feste di Natale in cui i valori della condivisione, della solidarietà e della famiglia sono ancora più sentiti", racconta Elisa Barbera. La sua esperienza è arrivata in un momento dell’anno molto particolare, per nulla facile a livello emotivo.
"Grazie alla creazione delle decorazioni di Natale e l'addobbo di aree di alcuni ospedali di Monza e Milano, abbiamo avuto la possibilità di portare un po' di magia e conforto nelle vite di chi trascorre le festività in ospedale. Questa iniziativa ha permesso di rendere gli ambienti più accoglienti e familiari, diffondendo un senso di gioia e solidarietà tra i pazienti e i loro cari".
Le ore dedicate agli altri durante il volontariato d'impresa sono fondamentali per tutti. Anche per chi partecipa, perché vede realizzare un team building professionale sul campo. "Noi lavoriamo in un’azienda che opera nel mondo della salute dove al centro viene messa la persona in toto, non solo considerata come paziente. E il volontariato aziendale per me è proprio una leva con cui diamo concretezza a quello che realmente cerchiamo di fare con il nostro lavoro in azienda: migliorare la qualità della vita delle persone".
La testimonianza è di Rosaria Stornaiuolo. Sotto un primo livello empatico nei confronti del mondo no profit c’è la scoperta di un valore aggregante grazie al tempo passato insieme ai colleghi. "Credo che queste iniziative aziendali facciano bene anche ai nostri team. Condividere un obiettivo comune così potente dal punto di vista umano insieme ai tuoi colleghi e alle tue colleghe crea un senso di coesione che difficilmente è possibile ricreare in altri contesti"
Il volontariato è, in generale, un’importante opportunità di apprendimento non formale, che genera conoscenza di sé, degli altri, del contesto e contribuisce a rafforzare le competenze. Il valore delle iniziative di Roche è stato riconosciuto con il
Con le nostre storie vogliamo portare degli esempi per condividere esperienze e generare emulazione. Le aziende in Italia che propongono ai dipendenti il volontariato d'impresa sono ancora poche: 5 su 100 (indagine di Fondazione Terzjus).
Roche è stata tra le prime aziende in Italia a mettere a disposizione le competenze delle sue persone al mondo dell’associazionismo senza scopo di lucro. Per il 2024 l'obiettivo è di incrementare le attività e la già alta partecipazione per arrivare a quota 4.000 ore di volontariato. C’è una nuova partnership con CADOM – Centro Aiuto Donne Maltrattate, organizzazione a supporto di donne che hanno subito violenza: i volontari dell'azienda si impegnano così in attività per le donne che affrontano un percorso di reinserimento nel mondo del lavoro.