HIV / AIDS

L’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) è diffusa in tutto il mondo, con una prevalenza circa dello 0.1-0.5% nei paesi europei. Quando un soggetto è infettato, lo sarà per tutta la vita, poiché il virus entra nelle cellule umane e riesce a persistere all’interno del loro DNA. Le cellule colpite sono quelle del sistema immunitario, in altre parole le cellule deputate alla difesa del corpo nei confronti di tutti i microrganismi virali o batterici. 
Durante le prime settimane dall’infezione, il paziente può sviluppare sintomi aspecifici simil-influenzali. Dopo inizia un periodo in cui il soggetto è totalmente asintomatico, di durata variabile, durante il quale le cellule del sistema immunitario vengono lentamente e progressivamente compromesse. In seguito, inizia il periodo dell’immunodeficienza manifesta (AIDS), in cui le cellule del sistema immunitario smettono di svolgere il loro ruolo di protezione e il soggetto va incontro a numerose infezioni, chiamate infezioni opportunistiche, che spesso rappresentano causa di morte. 

Soggetti e fattori di rischio
La trasmissione dell’HIV avviene tramite il contatto con fluidi corporei infetti, come il sangue, il liquido seminale e le secrezioni vaginali, e può avvenire tramite rapporti sessuali non protetti, trasfusioni di sangue contaminate, o utilizzo di aghi infetti. Il virus dell’HIV può anche essere trasmesso dalla madre al figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento.

Il percorso diagnostico
I pazienti con sospetta infezione da HIV vengono sottoposti a degli esami del sangue per la ricerca degli anticorpi anti-HIV. Qualora venga riscontrata una positività anticorpale (segno di contatto con il virus), è necessario effettuare un’indagine più approfondita dosando la carica virale nell’organismo. La misurazione della carica virale attraverso test specifico in grado di identificare l’RNA virale ha una fondamentale importanza per la conferma della diagnosi, per valutare la prognosi e per guidare le scelte terapeutiche. 

L’offerta di Roche Diagnostics
Roche Diagnostics offre la possibilità di seguire un paziente con infezione da HIV in ogni momento della sua storia clinica. Infatti il test sierologico per HIV è in grado di rilevare l'infezione il più precocemente possibile attraverso l'individuazione combinata dell'antigene p24 e degli anticorpi anti-HIV. Inoltre, i test molecolari per HIV che rilevano due regioni target del genoma permettono di valutare con estrema affidabilità la quantità di virus circolante presente nel sangue. In questo modo è possibile instaurare la terapia più appropriata, e seguire nel tempo la sua efficacia. Infine anche per lo screening dei donatori di sangue, il test Roche permette di evitare che individui infetti, ma non consapevoli della malattia, possano donare il sangue trasmettendo involontariamente l’infezione.

Referenze:

  1. Hemelaar J, Gouws E, Ghys PD, Osmanov S (2006) Global and regional distribution of HIV-1 genetic subtypes and recombinants in 2004. AIDS 20:W13–W23.

  2. Fanales-Belasio E, Raimondo M, Suligoi B, Butt S (2010) HIV virology and pathogenetic mechanisms of infection: a brief overview. Ann Ist Super Sanita 46:5–14

  3. Thompson MA, Aberg JA, Cahn P, Montaner JSG, Rizzardini G, Telenti A, Gatell JM, Gu¨nthard HF, Hammer SM, Hirsch MS, Jacobsen DM, Reiss P, Richman DD, Volberding PA, Yeni P, Schooley RT (2010) Antiretroviral treatment of adult HIV infection: 2010 recommendations of the international AIDS society USA Panel. JAMA 304:321–333

  4. Wang T, Li D, Yan K, Yuan Y, Yang T, Du X, Yan X, Tao C, Wang L. Performance evaluation of a new fourth-generation HIV Ag/Ab combination electrochemiluminescence immunoassay - evaluation of a new HIV assay. Int J STD AIDS. 2014 Mar;25(4):267-72.

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