C’è una miriade di
Le
“Queste linee guida sono importanti perché ci consentono di beneficiare di semplificazioni su regole e procedure, preservando i consueti standard di qualità nella ricerca. Il sistema diventerà certamente più competitivo, con ricadute vantaggiose per tutti gli attori coinvolti. È ormai accertato che dove si fa ricerca si cura meglio, quindi favorire il progresso scientifico avrà ricadute positive anche in ambito clinico”
Celeste Cagnazzo, Presidente del Gruppo Italiano Data Manager
Sebbene gli studi interventistici rimangano metodologicamente il gold standard per valutare l’effetto di un farmaco, non sempre rispondono a tutte le domande cliniche e ai bisogni del Servizio Sanitario. In quest’ottica gli studi osservazionali, caratterizzati dall’assenza di intervento sperimentale (farmacologico o strumentale) sul paziente, vanno ad affiancarsi agli studi clinici più tradizionali, osservando i fenomeni di interesse anche per anni e raccogliendo così una notevole mole di dati. Chi prende parte a uno studio osservazionale non fa nulla di diverso dalla sua vita di tutti i giorni.
“La generazione di evidenze è uno strumento essenziale per informare le scelte del Servizio Sanitario, nell'interesse del singolo e della collettività. Nell'ambito della ricerca osservazionale - come per le sperimentazioni cliniche - il rigore metodologico e il rispetto dei più alti standard qualitativi risultano essenziali per condurre studi accurati e produrre informazioni attendibili”
Noemi Porrello, Evidence Generation Lead di Roche Italia
L’innovazione tecnologica insieme alla disponibilità e facile accessibilità a strumenti digitali hanno permesso di moltiplicare i dati e le piattaforme di raccolta di informazioni, pensiamo infatti ai dispositivi indossabili (ad es. smartwatch) che permettono il monitoraggio in tempo reale di parametri potenzialmente utili a fornire conoscenze aggiuntive sull’efficacia e sicurezza di un trattamento o sullo stile di vita dei pazienti. La